🍂Ficus carica

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Caratteristiche


🍂Il Ficus carica è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Moraceae, originario dell’Asia occidentale e ampiamente diffuso nell’area mediterranea. È una pianta decidua, che può raggiungere un’altezza di 6–10 metri, con un fusto corto e ramoso e una chioma espansa e irregolare.


🍂La corteccia è liscia e di colore grigio-cenerino, mentre i rami sono fragili e contengono una linfa lattiginosa bianca, che può essere irritante per la pelle.

Voce Dettagli
Nome comune Fico
Nome scientifico Ficus carica
Famiglia Moraceae
Parte utilizzata Foglie, frutti (freschi e secchi), lattice
Periodo di raccolta Primavera-estate (foglie), estate-autunno (frutti)
Principi attivi Flavonoidi, acidi fenolici, enzimi digestivi (ficina), mucillagini, zuccheri naturali, cumarine, lattice
Proprietà principali Ipoglicemizzante, digestivo, lassativo, emolliente, antinfiammatorio topico, sedativo lieve
Uso interno Infuso di foglie per la glicemia, decotto di fichi secchi per tosse e stitichezza
Uso esterno Cataplasmi di fichi freschi per foruncoli, uso del lattice (con cautela) su verruche
Controindicazioni Il lattice può essere irritante per pelle e mucose. Attenzione in caso di terapia ipoglicemizzante (consultare il medico). Non eccedere con i fichi secchi in caso di diabete.

🍂 Descrizione delle foglie

🍂Le foglie del Ficus carica, comunemente noto come fico, sono tra le più riconoscibili nel paesaggio mediterraneo. Ampie e palmate, si estendono come mani aperte verso il cielo, con 3 o 5 lobi profondamente incisi. La superficie superiore è di un verde intenso e ruvida al tatto, mentre quella inferiore è più chiara e leggermente pubescente, con nervature evidenti. Queste foglie, oltre a conferire un aspetto ornamentale all’albero, hanno anche proprietà medicinali: contengono furocumarine e altre sostanze che possono avere effetti terapeutici, ma anche causare fotosensibilizzazione in alcuni individui.

🍂 Descrizione dei fiori

🍂I fiori del fico sono nascosti all’interno di una struttura chiamata siconio, che è spesso scambiata per il frutto stesso. All’interno di questo ricettacolo carnoso e cavo si trovano minuscoli fiori unisessuali. L’impollinazione avviene grazie a un piccolo insetto, la Blastophaga psenes, che entra nel siconio attraverso un’apertura chiamata ostiolo, trasportando il polline da un fiore all’altro.

🍂Il frutto che comunemente chiamiamo fico è in realtà un’infruttescenza derivata dal siconio. A maturazione, assume una forma piriforme e una consistenza carnosa, con colori che variano dal verde al violaceo. All’interno, la polpa dolce e succosa racchiude numerosi piccoli acheni, che sono i veri frutti. Esistono diverse varietà di fichi, alcune delle quali producono frutti senza necessità di impollinazione (partenocarpia), mentre altre richiedono l’intervento dell’insetto impollinatore per sviluppare frutti fertili.

🍂 Proprietà terapeutiche del Ficus carica

🍂Foglie: contengono enzimi, flavonoidi, cumarine, furocumarine e triterpeni. Hanno azione ipoglicemizzante, antinfiammatoria, cicatrizzante, antibatterica, e possono aiutare nella regolazione del colesterolo.

🍂Frutti freschi: ricchi di zuccheri naturali, mucillagini, vitamine (soprattutto A e B), enzimi digestivi (come la ficina), hanno effetto lassativo, emolliente, digestivo.

🍂Frutti secchi: contengono più calorie e minerali (calcio, ferro, magnesio), utili per l’energia e la salute delle ossa.

🍂Lattice fresco (da usare con attenzione): ha proprietà cheratolitiche, usato tradizionalmente per verruche, porri, calli.

🍂Controindicazioni: il lattice fresco può irritare la pelle e le mucose; le foglie fresche possono provocare fotosensibilità e dermatiti. Le persone con diabete dovrebbero usare con cautela i frutti secchi.

 

🍂 Curiosità e leggende sul Ficus carica

🍂L’albero dell’abbondanza e della conoscenza

Il fico è uno degli alberi più antichi coltivati dall’uomo, associato sin dall’antichità all’abbondanza, alla fertilità e alla conoscenza. Secondo la tradizione ebraico-cristiana, furono proprio foglie di fico quelle che Adamo ed Eva usarono per coprirsi dopo aver “aperto gli occhi” nel giardino dell’Eden. Da quel gesto nacque l’espressione “foglia di fico”, usata per indicare qualcosa che serve a nascondere ciò che non si vuole mostrare.

🍂Il fico e la magia

Nella magia popolare, il fico era considerato un albero protettivo. Appendere un ramo di fico vicino all’ingresso della casa teneva lontano i malefici e le energie negative. Il suo legno veniva anche usato per costruire amuleti contro la sfortuna. Alcuni contadini del Sud Italia consigliavano di piantare un fico davanti casa per assicurarsi prosperità e salute.

🍂Un’amicizia segreta: il fico e la vespa

Pochi sanno che il fico non sarebbe tale senza una piccola alleata: la vespa Blastophaga psenes. Questo insetto compie un ciclo vitale strettamente legato al fico, entrando nel siconio per impollinare i fiori nascosti. È un esempio meraviglioso di mutuo soccorso tra specie diverse, una danza invisibile ma essenziale.

🍂Frutti per re e filosofi

Il fico era considerato sacro per i Greci e i Romani. Era tra i frutti preferiti di Platone, che ne lodava i benefici per la mente, tanto da essere chiamato “il frutto dei filosofi”. Per i Romani, il fico era anche simbolo della fondazione della città: secondo la leggenda, la lupa che allattò Romolo e Remo lo fece sotto un albero di fico (il ficus ruminalis).

🍂Il latte del fico per le balie

In alcune campagne, si diceva che il lattice del fico stimolasse la produzione di latte materno. Le balie usavano toccare leggermente i seni con il lattice (purificato con acqua), convinte che potesse aumentare la montata lattea. Questa pratica è ormai scomparsa, ma il mito sopravvive nei racconti popolari.

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