

Piantaggine ( plantago major) caratteristiche
🍂La Plantago major, conosciuta anche come cinquenervi, lingua di cane, piantana o mestolaccio, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Plantaginaceae, diffusissima in tutta Italia.
🍂Cresce ovunque: in prati, incolti, ai margini delle strade, dal livello del mare fino a 2000 metri di altitudine. Predilige suoli compattati e ambienti frequentati da uomini e animali, tanto da essere considerata simbolicamente la “pianta del passaggio”.
🍂Il nome latino Plantago deriva da “planta” (pianta del piede), sia per la forma delle foglie, che ricordano un’impronta, sia per la sua capacità di nascere e resistere nei luoghi calpestati. La pianta cresce tra i 5 e i 30 cm e presenta:
🍂Una rosetta basale di foglie ampie, da cui si innalzano lunghi scapi fiorali eretti, privi di foglie.
🍂Gli scapi, alti anche 30–40 cm, terminano con una spiga fiorale cilindrica.
🍂Esistono tre specie principali di piantaggine, tutte officinali e dotate di simili proprietà terapeutiche:
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🍂Scheda erboristica
Nome comune | Piantaggine |
Nome scientifico | Plantago major / Plantago lanceolata |
Famiglia | Plantaginaceae |
Parte utilizzata | Foglie, radici, semi |
Periodo di raccolta | Da aprile a settembre, preferibilmente in fioritura |
Principi attivi | Mucillagini, aucubina, tannini, flavonoidi, acido salicilico, vitamine A, C e K |
Proprietà principali | Antinfiammatoria, cicatrizzante, emolliente, espettorante, antibatterica, decongestionante |
Uso interno | Forma: Infuso, succo fresco, tintura madre |
Uso esterno | Forma: Impacchi, cataplasmi, pomate |
Controindicazioni | Pianta ben tollerata; evitare in caso di ipersensibilità specifica. |

🍂Plantago lanceolata 🍂Foglie strette, allungate, lineari-lanceolate, con nervature longitudinali (3–5) ben marcate. 🍂Le foglie sono disposte in rosetta basale, persistenti tutto l’anno. 🍂Il picciolo è tenue e lievemente alato, i margini interi o debolmente dentati. 🍂Superficie subglabra. 🍂Foglie più piccole, ovali o lanceolate, semplici e tutte radicali, anch’esse disposte in rosetta. 🍂Margine generalmente intero o appena dentato, con denti molto distanziati. 🍂Le foglie sono perenni anche in inverno, lunghe circa 10–15 cm. Le foglie della piantaggine (in particolare Plantago major) sono uno degli elementi più riconoscibili della pianta. 🍂Di colore verde intenso, sono ovali, ampie e percorse da 5–7 nervature parallele ben visibili. 🍂Sono disposte in rosetta basale, crescono tutte a livello del suolo. 🍂Persistono tutto l’anno, anche nei mesi più freddi. 🍂Il picciolo è più corto della lamina, spesso leggermente alato. 🍂Al tatto, le foglie risultano morbide, carnose e leggermente pelose. |
🍂Plantago major
🍂Foglie ampie e ovali, con nervature molto evidenti.
🍂Comune nei prati, facilmente riconoscibile per le foglie larghe disposte in rosetta.
🍂Foglie strette, allungate, lineari-lanceolate, con nervature longitudinali (3–5) ben marcate.
🍂Le foglie sono disposte in rosetta basale, persistenti tutto l’anno.
🍂Il picciolo è tenue e lievemente alato, i margini interi o debolmente dentati.
🍂Superficie subglabra.



🍂Descrizione delle foglie
🍂Foglie strette, allungate, lineari-lanceolate, con nervature longitudinali (3–5) ben marcate.
🍂Le foglie sono disposte in rosetta basale, persistenti tutto l’anno
🍂Il picciolo è tenue e lievemente alato, i margini interi o debolmente dentati.
🍂Superficie subglabra.
🍂Foglie più piccole, ovali o lanceolate, semplici e tutte radicali, anch’esse disposte in rosetta.
🍂Margine generalmente intero o appena dentato, con denti molto distanziati.
🍂Le foglie sono perenni anche in inverno, lunghe circa 10–15 cm.
Le foglie della piantaggine (in particolare Plantago major) sono uno degli elementi più riconoscibili della pianta.
🍂Di colore verde intenso, sono ovali, ampie e percorse da 5–7 nervature parallele ben visibili.
🍂Sono disposte in rosetta basale, crescono tutte a livello del suolo.
🍂Persistono tutto l’anno, anche nei mesi più freddi.
🍂Il picciolo è più corto della lamina, spesso leggermente alato.
🍂Al tatto, le foglie risultano morbide, carnose e leggermente pelose.
Le foglie della piantaggine (in particolare Plantago major) sono uno degli elementi più riconoscibili della pianta.
🍂Di colore verde intenso, sono ovali, ampie e percorse da 5–7 nervature parallele ben visibili.
🍂Sono disposte in rosetta basale, crescono tutte a livello del suolo.
🍂Persistono tutto l’anno, anche nei mesi più freddi.
🍂Il picciolo è più corto della lamina, spesso leggermente alato.
🍂Al tatto, le foglie risultano morbide, carnose e leggermente pelose.

🍂Descrizione dei fiori

🍂 Altre varietà:
🍂 Le foglie di Plantago lanceolata sono più strette e allungate, con forma lineare-lanceolata.
🍂Quelle di Plantago minor sono più piccole, ovali e sempre disposte a rosetta.
🍂Nonostante le differenze morfologiche, tutte le specie condividono le stesse proprietà officinali.
🍂Descrizione dei fiori Le infiorescenze della piantaggine sono spighe cilindriche che si sviluppano su scapi eretti, robusti, striati e pelosi, privi di foglie.
🍂I fiori sono piccoli, sessili (senza peduncolo), e tetrameri: composti da 4 sepali e 4 petali.
🍂 Sono ermafroditi, con lunghi stami sporgenti ben visibili durante la fioritura.
🍂 I fiori sono disposti densamente lungo la spiga, conferendo alla pianta un aspetto
🍂I fiori della piantaggine maggiore (Plantago major) sono piccoli, di colore bianco o verdastro, e sono raccolti in infiorescenze a spiga. La fioritura avviene tipicamente da aprile a settembre, a seconda della zona climatica.
🍂Colore: I fiori sono di un colore bianco o verdastro, a volte con una sfumatura ruggine.
🍂Dimensione: I fiori sono molto piccoli, con un diametro di circa 2-3 mm.
🍂Disposizione: Sono riuniti in infiorescenze a spiga, che possono essere lunghe fino a 12 cm.
🍂Fioritura: La pianta fiorisce da aprile a settembre, con una fioritura prolungata in alcune aree.
🍂Altezza: La pianta raggiunge un’altezza di circa 10-30 cm.

Plantago lanceolata
🍂Poprietà terapeutiche
La piantaggine è conosciuta e utilizzata sin dall’antichità per le sue molteplici proprietà officinali, apprezzate in fitoterapia e rimedi naturali. Tutte le specie (Plantago major, lanceolata e minor) condividono le stesse virtù curative.
🍂Astringente e antinfiammatoria
Grazie alla presenza di tannini e flavonoidi, è utile per trattare le infiammazioni delle mucose, sia interne (gola, bronchi, stomaco, intestino) che esterne (pelle, ferite, ustioni).
🍂Espettorante e lenitiva
Le mucillagini presenti nella pianta aiutano a fluidificare il catarro e a calmare la tosse, rendendola indicata per raffreddori, bronchiti e infiammazioni delle vie respiratorie.🍂Antibatterica e cicatrizzante
Contiene aucubina e acido salicilico, che contrastano la proliferazione batterica e favoriscono la rigenerazione dei tessuti, accelerando la guarigione di ferite e irritazioni cutanee.🍂Antianemica e ricostituente
Ricca di ferro, vitamina C e minerali, è utile per contrastare stati di debolezza, anemia e affaticamento fisico.🍂Emostatica e vulneraria
Ha la capacità di fermare piccole emorragie e favorire la cicatrizzazione, ed è quindi efficace su tagli, graffi e punture d’insetti.🍂Diuretica e depurativa
Stimola l’attività renale, facilitando l’eliminazione delle tossine e aiutando a depurare l’organismo.
Piantaggine ( plantago major ) curiosità
🍂Simbolo di resilienza, la piantaggine cresce dove nessuno guarda, lungo i sentieri battuti, ma non abbandona mai chi cammina. È la compagna silenziosa dei viandanti, delle attese, dei ritorni.
🍂Il nome Plantago deriva dal latino planta, per la somiglianza delle foglie con l’impronta di un piede umano. Non a caso, nel Medioevo veniva ritenuta una panacea per i malanni dei camminatori, poiché cresceva lungo le vie battute da uomini e animali.
🍂Chiamata “Erba di Marte”, era considerata una pianta magica e protettiva, legata ai segni zodiacali dell’Ariete e dello Scorpione, noti per la loro forza e determinazione.
🍂In antichi ricettari magici, veniva anche soprannominata “Lingua di cane”, per la forma delle foglie, ma anche per le strane credenze legate alla sua capacità di:
🍂attirare o rendere muti i cani,
🍂immobilizzarli con la sua forza misteriosa.
Questo ha alimentato la fama di pianta protettiva e misteriosa, tra medicina popolare e superstizione.
🍂Si credeva che portare una radice di piantaggine addosso potesse rafforzare la memoria e aiutare chi percorreva lunghi viaggi o affrontava prove importanti.
🍂Una leggenda antica narra che la piantaggine nacque da una giovane fanciulla, che attese per anni il ritorno dell’uomo amato, rimanendo immobile sul ciglio della strada. Gli dèi, mossi a pietà, la trasformarono in pianta, così che potesse vegliare in eterno i cammini degli innamorati.
🍂Per i Nativi Americani, la piantaggine era nota come:
🍂“Orma dell’uomo bianco”, perché compariva ovunque passasse l’uomo europeo colonizzatore, che ne portò i semi involontariamente nelle terre americane.
🍂Ma anche come il “passo dell’uomo saggio”, simbolo di una pianta che indica la via e aiuta a percorrere nuovi cammini con forza e discernimento.
