🌿 Descrizione botanica

  • Famiglia: Colchicaceae, genere a parte rispetto ai crochi veri

  • Portamento: pianta erbacea perenne dotata di cormo (bulbo tuberoso), alta 10–40 cm, senza peli .

  • Foglie: lanceolate, lunghe 15–25 cm, compaiono in primavera, poi appassiscono a fioritura avvenuta .

  • Fiori: emergono in autunno (settembre‑ottobre), prima delle foglie. Solitari o in piccoli gruppi, con 6 tepali color variabile dal rosa-lilla al bianco o viola, 4–7 cm di diametro Hanno sei stami (non tre come i crochi veri) con antere arancioni e stili bianchi 

📚 Dettagli botanici utili

  • Portamento: erette e robuste, le foglie formano una rosetta di 5–8 unità, senza picciolo, poste a spirale sul cormo .

  • Colorazione e nervatura: verde vivo, con una nervatura centrale evidente e decine di nervi paralleli; consistenza carnosa e leggermente rigida .

  • Ciclo stagionale: emergono in primavera e persisteranno fino a giugno; poi svaniscono, facendo spazio ai fiori, che sbocciano senza foglie in autunno 

⚠️ Avvertimento importante

Se sei appassionato di raccolta in natura, fai molta attenzione: le foglie del colchico sono estremamente tossiche e spesso vengono scambiate per quelle dell’aglio orsino. Errori di identificazione possono causare intossicazioni gravi o mortali .

In un bosco in autunno, mentre le foglie cadono, spuntano fiori lucenti da terra senza alcuna foglia a corredo. Colori rosa tenue, viola o bianco virginale, dal profumo discreto. La loro bellezza inganna: celano un veleno potente, la colchicina. Eppure, in mani esperte, diventano medicina. Una danza tra grazia e pericolo, tra delusione e nutrimento, che incanta appassionati e botanici.

  • Foglie basali lanceolate, lunghe tra 15 e 35 cm, larghe 2–7 cm, con nervature parallele ben evidenti 

  • Crescono in ciuffi rosettati, nascendo direttamente dal cormo sotterraneo tra la primavera e l’inizio dell’estate La superficie è verde intenso e leggermente cerosa, eretta in crescita, poi ingiallisce e muore prima che spuntino i fiori in autunno .

  • Il loro aspetto ricorda a volte le foglie di aglio orsino (Allium ursinum), motivo per cui sono soggette a errori di raccolta che possono risultare fatali 

In sintesi

Il Colchicum autumnale presenta in primavera rosette di foglie lanceolate, verdi e lucide, che scompaiono prima della fioritura autunnale. Le loro dimensioni, la nervatura parallela e la forma a rosetta sono caratteristiche distintive — ma resta fondamentale distinguere con cura questa pianta da simili spontanei edibili, per evitare rischi seri.

📋 Specie più conosciute di Colchicum

SpecieCaratteristiche principali
Colchicum autumnaleLa più comune in Europa, tossica, fiorisce in autunno senza foglie.
Colchicum byzantinumFioritura autunnale, molto coltivato nei giardini.
Colchicum speciosumFiori grandi, molto decorativi, da giardino.
Colchicum luteumFiori gialli, raro, cresce nell’Himalaya.
Colchicum cilicicumSimile al C. byzantinum, fiorisce in autunno.
Colchicum alpinumPiccola specie alpina, fiorisce in tarda estate.
Colchicum szovitsiiDiffuso in Caucaso e Anatolia, fiori più piccoli.
Colchicum bulbocodiumFiori simili a zafferano, ma tossici; cresce in montagna.
Colchicum agrippinumIbrido coltivato, fiori screziati molto ornamentali.
Colchicum boissieriSpecie rara della Grecia e Turchia.

Colchicum byzantinum

 Fioritura autunnale, molto coltivato nei giardini.

Colchicum speciosum
Fiori grandi, molto decorativi, da giardino.

Colchicum luteum

Fiori gialli, raro, cresce nell’Himalaya.

Colchicum cilicicum

Simile al C. byzantinum, fiorisce in autunno.

Colchicum alpinum

Piccola specie alpina, fiorisce in tarda estate

Colchicum szovitsii

Diffuso in Caucaso e Anatolia, fiori più piccoli.

Colchicum bulbocodium

Fiori simili a zafferano, ma tossici; cresce in montagna

Colchicum agrippinum

Ibrido coltivato, fiori screziati molto ornamentali.

Colchicum boissieri

Specie rara della Grecia e Turchia.

⚠️ Importante

Tutte le specie del genere Colchicum contengono colchicina, un alcaloide estremamente tossico, anche a basse dosi. È usata in medicina solo con prescrizione per il trattamento della gotta e di alcune malattie autoimmuni.