Decotto astringente per uso interno (diarrea, colite)

Ingredienti:

  • 1 cucchiaio di corteccia giovane sminuzzata

  • 250 ml d’acqua

Preparazione:

  • Fai bollire la corteccia per 10 minuti.

  • Lascia riposare 10 minuti, filtra.

  • Bevi 1 tazza 2 volte al giorno per massimo 3 giorni.

Collutorio per gengive infiammate

Preparazione come sopra.

  • Usa il decotto tiepido per fare sciacqui 2–3 volte al giorno.


3. Bagno per emorroidi

Ingredienti:

  • 50 g di corteccia per 1 litro d’acqua

Preparazione:

  • Fai bollire 15 minuti.

  • Aggiungi all’acqua del bidet e fai un bagno tiepido per 10–15 minuti.

    Impacco per ferite e ulcere

    • Imbevi una garza sterile nel decotto concentrato (vedi sopra) e applica sulla zona da trattare per 15 minuti, 2 volte al giorno.

Cosa cura il Rovere

 (Quercus robur)

Il rovere è una quercia molto apprezzata non solo per il suo legno robusto, ma anche per le sue proprietà terapeutiche, soprattutto grazie alla sua corteccia ricca di tannini.

Proprietà principali

  • Astringente: la corteccia di rovere contiene tannini che la rendono molto efficace contro la diarrea e le infiammazioni delle mucose intestinali.

  • Antinfiammatoria e cicatrizzante: usata per lenire infiammazioni della pelle e favorire la guarigione di ferite, ulcere e irritazioni cutanee.

  • Antisettica: grazie ai tannini, aiuta a contrastare infezioni superficiali della pelle e delle mucose.

  • Tonico venoso: utile per migliorare la circolazione sanguigna, specialmente in caso di emorroidi e fragilità capillare.

Usi terapeutici comuni

  • Disturbi intestinali: trattamenti contro diarrea, coliti lievi e irritazioni gastrointestinali.

  • Cure della pelle: impacchi o pomate a base di corteccia di rovere per eczemi, dermatiti, escoriazioni e piccole ferite.

  • Problemi circolatori: estratti per migliorare la resistenza e la tonicità delle vene, utile in caso di fragilità capillare o emorroidi.

🌸 Pomata alla corteccia di quercia

Ingredienti:

  • 50 ml di oleolito di corteccia di quercia

  • 5 g di cera d’api

  • 1 cucchiaio di burro di karité (opzionale)

Procedura:

  1. Sciogli a bagnomaria oleolito, cera e burro di karité.

  2. Versa in un barattolino e lascia raffreddare.

  3. Ottima su emorroidi, ragadi, screpolature, escoriazioni.

⚠️ Controindicazioni

  • Non usare per lunghi periodi: i tannini possono irritare la mucosa gastrica.

  • Evitare in caso di gastrite, ulcere gastriche o epatopatie gravi.

  • Non usare su ferite molto profonde o infette senza controllo medico.

  • In gravidanza: solo uso esterno e per brevi periodi.

Le ghiande sono utilizzate in fitoterapia, ma con alcune precauzioni. Ecco cosa c’è da sapere:


Uso delle Ghiande di Rovere (Quercus robur)

Proprietà

  • Le ghiande contengono tannini, come la corteccia, quindi hanno proprietà astringenti e antinfiammatorie.

  • Sono state tradizionalmente usate per problemi gastrointestinali, come diarrea e infiammazioni intestinali.

  • In passato sono state impiegate anche come alimento di emergenza (dopo opportune preparazioni per eliminare l’amaro), ma oggi sono meno comuni a scopo alimentare.

Come si usano

  • Le ghiande devono essere tostate e poi ammollate in acqua per rimuovere i tannini amari e potenzialmente irritanti.

  • Possono essere polverizzate e utilizzate in preparazioni fitoterapiche, soprattutto come decotto o infuso per le loro proprietà astringenti.

Precauzioni

  • Contengono tannini in quantità elevata, che possono essere irritanti o tossici se assunti in grandi dosi o senza la giusta preparazione.

  • Non sono consigliate a chi ha problemi renali o gastrici senza consulto medico.

  • È importante prepararle correttamente per eliminare il gusto amaro e la tossicità.