Alchemilla Vulgaris o Erba Stella

Caratteristiche

L’Alchemilla è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Cresce spontaneamente nei prati freschi e umidi, nei pascoli e ai margini dei boschi, specialmente nelle zone collinari e montane. È diffusa in tutta Europa, Italia compresa.
Si riconosce facilmente per le sue foglie tondeggianti a forma di ventaglio, profondamente lobate e dentellate, che formano una rosetta basale. Le foglie hanno la straordinaria capacità di trattenere la rugiada al centro della lamina, creando piccole gocce scintillanti che, secondo la tradizione, erano raccolte dagli alchimisti per le loro preparazioni magiche — da qui il nome Alchemilla.
I fiori, piccoli e giallo-verdastri, sono riuniti in infiorescenze a pannocchia, e compaiono tra la tarda primavera e l’estate. La pianta ha un portamento discreto, ma elegante, e può raggiungere i 30-40 cm di altezza.
Predilige terreni ben drenati e ricchi di sostanza organica, ma tollera anche condizioni più povere. Resiste bene al freddo ed è una pianta rustica che si adatta facilmente.

 

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Scheda erboristica

Nome comune

Erba stella, Erba ventaglina

Nome botanico

Alchemilla vulgaris

Famiglia

Rosaceae

Parte usata

Foglie e sommità fiorite

Principi attivi

Tannini, flavonoidi, fitosteroli

Proprietà

Astringente, antinfiammatoria, emostatica, cicatrizzante, riequilibrante ormonale

Indicazioni

Irregolarità mestruali, sindrome premestruale, menopausa, diarrea, infiammazioni mucose, cicatrizzazione ferite

Controindicazioni

Gravidanza, allattamento, uso prolungato senza controllo medico

Forma d’uso più comune

Tintura madre, infuso, decotto, impacchi esterni

Descrizione delle foglie

Le foglie dell’Alchemilla sono uno degli elementi più caratteristici e ornamentali della pianta. Si sviluppano in una rosetta basale e sono tondeggianti, palmato-lobate, con margine finemente dentellato. Ogni foglia è suddivisa in 7-11 lobi ben evidenti, che si aprono a ventaglio come una piccola mano.La superficie fogliare è vellutata, ricoperta da una legger peluria setosa, che contribuisce alla formazione e al mantenimento delle celebri gocce di rugiada nel centro della foglia: un fenomeno noto come guttazione, che avviene anche in assenza di pioggia. Questa caratteristica ha alimentato leggende e credenze legate alla pianta fin dall’antichità. Le foglie presentano un colore verde chiaro o verde-grigiastro, con venature radiali ben marcate. Sono sorrette da lunghi piccioli che le rendono leggermente sollevate dal suolo, donando alla pianta un aspetto morbido e aggraziato.

Descrizione dei fiori

I fiori dell’Alchemilla vulgaris sono piccoli e discreti, ma possiedono un fascino particolare che si armonizza con l’eleganza delle foglie. Di colore giallo-verde o verdastro, si raccolgono in infiorescenze dense e ramificate, che si elevano al di sopra del fogliame tra la tarda primavera e l’estate Ogni fiore misura circa 3 mm di diametro e presenta una struttura semplice: privo dipetali, è composto da un calice a quattro lobi e unepicalice anch’esso a quattro lobi. All’interno si trovano generalmente quattro stami, sebbene occasionalmente Questa semplicità conferisce ai fiori un aspetto sobrio, ma non per questo meno interessante. La loro disposizione in pannocchie leggere eariose crea un effetto vaporoso che contrasta piacevolmente con la forma più marcata delle foglie. Nonostante ​la loro modesta dimensione, i fiori dell’ Alchemilla

Varietà di Alchemilla

Proprietà terapeutiche dell’Alchemilla

 

 

L’Alchemilla (Alchemilla vulgaris) è una pianta tradizionalmente impiegata in fitoterapia per il benessere del sistema femminile, ma le sue applicazioni si estendono anche ad altri ambiti della salute. Grazie al suo alto contenuto di tannini, flavonoidi e fitosteroli, presenta una marcata azione astringente, utile per contrastare la diarrea e tonificare le mucose intestinali. Questa proprietà è alla base del suo impiego anche per le infiammazioni della gola, della bocca e delle gengive. La sua azione emostatica e cicatrizzante la rende adatta all’uso esterno su piccole ferite, piaghe,irritazioni cutanee einfiammazioni vaginali.

Applicata localmente sotto forma di impacchi o lavande, favorisce la rigenerazione dei tessuti. Ma è soprattutto come riequilibrante del sistema ormonale femminile che l’Alchemilla è più conosciuta: aiuta a regolarizzare il ciclo mestruale, attenuare i sintomi della sindrome premestruale, e lenire i disagi legati alla menopausa, grazie alla sua azione simil-progesteronica naturale. Inoltre, il suo effetto antinfiammatorio e tonico contribuisce al benessere generale in caso di stanchezza, convalescenza o tensioni legate al ciclo.



🫖Preparazioni e utilizzi dell’Alchemilla

Infuso per il benessere femminile

Ingredienti: 1 cucchiaio di foglie e sommità fiorite essiccate
Preparazione: Versare 1 tazza d’acqua bollente sulla pianta, coprire e lasciare in infusione per 10 minuti.
Modo d’uso: Bere 2-3 tazze al giorno, lontano dai pasti, durante il ciclo.

🍀 Oleolito di Alchemilla

Ingredienti:
Sommità fiorite fresche o secche di Alchemilla vulgaris
Olio vegetale (oliva, mandorle dolci o jojoba)
Preparazione:
Se usi la pianta fresca, lasciala appassire all’ombra per 12-24 ore per ridurre l’umidità.
Inserisci la pianta in un barattolo pulito, coprendo completamente con l’olio scelto.
Lascia macerare al sole (coperto con garza o tappo non ermetico) per 21-30 giorni, agitando ogni giorno.
Filtra con garza e travasa in bottigliette di vetro scuro.
Uso:
Applicare sulla pelle per favorire la cicatrizzazione di piccole ferite, arrossamenti, ulcere cutanee, irritazioni intime o post-rasatura

Unguento di Alchemilla (pomata)

50 ml di oleolito di Alchemilla

5-7 g di cera d’api (naturale)

Facoltativo: qualche goccia di vitamina E come conservante naturale

Preparazione:

Sciogli la cera d’api a bagnomaria.

Aggiungi l’oleolito e mescola fino a ottenere un composto omogeneo.

Versa in piccoli vasetti sterilizzati e lascia raffreddare con il coperchio aperto.

Uso:

Ottimo come cicatrizzante per ferite lente a guarire, emorroidi esterne, pelle screpolata, piccoli tagli o irritazioni da sfregamento.

🍀Decotto astringente per l’intestino

Ingredienti: 1 cucchiaio raso di foglie secche
Preparazione: Far bollire in 200 ml d’acqua per 5 minuti, poi filtrare.
Modo d’uso: Bere 1-2 tazze al giorno in caso di diarrea lieve.

Tintura madre di Alchemilla

★Ingredienti:

100 g di sommità fiorite fresche di Alchemilla vulgaris

500 ml di alcool etilico a 60° (oppure soluzione idroalcolica a 60% vol)

★Procedimento:

Raccogli le sommità fiorite fresche di Alchemilla in una giornata asciutta, lontano da fonti inquinanti.

Tritale grossolanamente e inseriscile in un barattolo di vetro scuro con tappo ermetico.

Versa l’alcool fino a coprire completamente la pianta (rapporto pianta fresca/alcool = 1:5).

Chiudi bene il barattolo e lascia in macerazione per 21 giorni in un luogo fresco e buio, agitando ogni giorno.

Trascorso il tempo, filtra con una garza o colino fine e trasferisci la tintura in bottigliette di vetro scuro, etichettando con nome e data.

★Conservazione: in luogo fresco, buio e asciutto. Posologia indicativa: 20-30 gocce in poca acqua, 2-3 volte al giorno

Indicazioni: Regola il ciclo, riduce i sintomi della menopausa, favorisce la digestione .

Alchemilla Vulgaris Curiosità

Il nome Alchemilla deriva dalla parola “alchimia”: gli antichi alchimisti consideravano questa pianta sacra e misteriosa, convinti che le gocce di rugiada che si raccoglievano sulle sue foglie avessero poteri magici. Tali gocce, perfettamente sferiche e lucenti, erano chiamate “acqua celeste” e venivano usate nei rituali per la creazione della pietra filosofale o per preparazioni mistiche.
In alcune tradizioni nordiche, l’Alchemilla era conosciuta come “
mantello della Madonna” o “mantello della donna” (Lady’s Mantle in inglese), per via della forma delle foglie che ricordano un piccolo mantello raccolto. La pianta era quindi associata alla protezione femminile, e utilizzata per benedire le giovani donne in età fertile o in attesa di un figlio.
In epoca medievale, si credeva che portasse 
equilibrio tra le energie lunari e terrestri, rendendola ideale per i rituali legati alla fertilità, alla ciclicità e alla guarigione spirituale.Leggenda dell’Alchemilla – Il mantello delle stelle
Si narra che, in tempi antichi, quando la luna piena illuminava i pascoli delle montagne, una
giovane guaritrice di nome Elna percorresse i sentieri alla ricerca della “pianta che raccoglieva le lacrime del cielo”. La leggenda racconta che Elna fosse stata visitata in sogno da una figura vestita di stelle, che le rivelò il segreto della pianta capace di guarire le ferite del corpo e del cuore. Seguendo l’intuizione e i segni lasciati nel vento, Elna trovò l’Alchemilla, le cui foglie portavano una goccia brillante come un cristallo. Raccolse quella rugiada con una piuma d’oca e preparò infusi e unguenti che riportarono salute e serenità a chi ne aveva bisogno.
Da allora, si dice che l’Alchemilla fiorisca sempre al passaggio delle donne sagge, e che chiunque ne raccolga una foglia con rispetto, 
porti con sé un frammento di antica saggezza.