Immagina di passeggiare lungo un vecchio sentiero di campagna, là dove l’aria è umida e la terra conserva la freschezza dell’acqua. Tra le erbe alte e gli arbusti discreti, si erge una pianta elegante, dall’aspetto quasi regale, ma semplice nella sua grazia: l’Altea (Althaea officinalis).
Il suo fusto, robusto e diritto, si innalza fino a due metri, rivestito da una leggera peluria che dona alla pianta un aspetto morbido e vellutato. Le foglie, ampie e cuoriformi, hanno margini leggermente dentati e sono soffici al tatto, quasi ricordassero il velluto antico: basta sfiorarle per percepirne la delicatezza.
Quando arriva l’estate, tra luglio e agosto, l’Altea si veste di fiori pallidi, in un delicato ventaglio di tinte che sfumano dal bianco al rosa chiarissimo, con un cuore di stami più intensi che sembrano custodire un piccolo segreto. I petali, disposti a corolla, si aprono timidamente al sole, regalando alla pianta un aspetto etereo e gentile.

Foglie
Le foglie dell’Altea si presentano con due aspetti distinti — quelli inferiori, più rotondeggianti e pentalobate, e quelli superiori, decisamente più triangolari con tre lobi marcati. Tutte hanno un margine irregolarmente dentato, mentre la base risulta cuneiforme e l’apice appuntito. Il loro aspetto verde‑biancastro, morbido al tatto e spesso delicatamente arricciato a ventaglio, è dovuto a una fitta peluria stellata che le ricopre Le foglie sono disposte in modo alternato lungo lo stelo, legate da piccioli che possono raggiungere i 4–5 cm, mentre la superficie vellutata conferisce loro una sensazione tattile soffice e quasi ovattata


Le radici, che affondano profonde nel terreno, sono la parte più preziosa: carnose, spesse e bianchicce, da secoli considerate un tesoro di virtù calmanti e lenitive. È proprio lì, nascosto sotto la superficie, che l’Altea racchiude la sua forza: mucillagini morbide che avvolgono e proteggono, come un abbraccio della natura.
Il suo portamento non è invadente né troppo appariscente, ma chi si ferma ad osservarla coglie in lei un’armonia discreta, una bellezza fatta di sobrietà e dolcezza. Non stupisce che nell’antichità fosse chiamata althaía, dal greco “curare”, un nome che già racconta la sua missione: essere compagna silenziosa di guarigione e sollievo.

Fiori
I fiori dell’Altea sbocciano singolarmente o in piccoli gruppi all’ascella delle foglie superiori, presentando una corolla regolare con cinque petali a forma di cuore, ampi circa 2–3 cm, e colorati in sfumature che vanno dal rosa malva al rosso porpora
Sotto la corolla si nota un calicetto (epicalice) formato da 6–9 brattee strette e pelose, che segue il calice principale composto da cinque sepali . Gli stami, numerosi, si fondono a formare una colonna cilindrica attorno allo stile, come tipico delle Malvacee

Proprietà terapeutiche
L’Altea è nota fin dall’antichità per le sue virtù medicinali, principalmente dovute all’abbondanza di mucillagini presenti in radici, foglie e fiori che esercitano un’azione emolliente, lenitiva e protettiva sulle mucose
Usi principali:
Mucose orali, gola e tosse: sia le foglie sia le radici sono impiegate per alleviare l’irritazione della gola e la tosse secca, grazie all’effetto calmante delle mucillagini Sistema digestivo: la radice è tradizionalmente utilizzata per proteggere la mucosa gastrica, contrastare gastriti e ulcere e calmare l’intestino
Delicato tratto urinario: un’infusione delle foglie viene talvolta impiegata per alleviare cistiti e favorire una minzione più agevole pfaf.org.
Applicazioni topiche: le estrazioni di Altea (soprattutto da radici) sono usate per preparare unguenti utili contro foruncoli, eczemi, ustioni, punture d’insetti e altre infiammazioni cutanee. Le mucillagini conferiscono proprietà altamente emollienti e calmanti anche sulla pelle irritata Wikipedia.
Tosse e mucose infiammate: la Commissione E tedesca (ente di fitoterapia) ne raccomanda l’uso per l’irritazione della gola, tosse secca e infiammazioni del tratto gastrico lieve Wikipedia.
Effetti antinfiammatori e antiossidanti: studi suggeriscono che i composti come flavonoidi e mucillagini possano offrire protezione antinfiammatoria e antiossidante, anche se molte ricerche sono ancora preliminari o condotte su modelli animali
🔎 Esistono altre specie di Althaea?
Sì, il genere Althaea comprende circa 10–12 specie di piante erbacee perenni, originarie soprattutto dell’Europa, Nord Africa e Asia occidentale. Alcune sono molto simili fra loro, ma solo l’Althaea officinalis è considerata la vera “altea officinale” usata in erboristeria.
🌸 Le specie principali
Althaea officinalis → l’altea vera e propria, usata in fitoterapia (radici, foglie, fiori ricche di mucillagini).
Althaea rosea (sin. Alcea rosea) → conosciuta come malvarosa o malvarosa ornamentale, dai grandi fiori colorati. Non è la stessa cosa dell’altea officinale, ed è coltivata più per bellezza che per uso medicinale.
Althaea armeniaca → meno comune, spontanea in alcune zone del Caucaso.
Althaea cannabina → chiamata anche “altea canapina”, con foglie divise che ricordano la canapa.
Altre specie minori: Althaea hirsuta, Althaea ludwigii, Althaea taurinensis ecc., alcune spontanee in Europa meridionale.
🌿 Da non confondere con:
Malva sylvestris (malva comune), molto simile e anch’essa ricca di mucillagini → spesso confusa con l’altea.
Alcea rosea (già citata come malvarosa), che in realtà appartiene a un genere affine (Alcea, non Althaea).
👉 Quindi, in erboristeria “altea” significa Althaea officinalis.
Le altre specie sono per lo più decorative o hanno usi tradizionali limitati, ma non sono equivalenti.
Curiosità
Origine del nome
Il nome Althaea deriva dal greco althaínō, che significa “io curo, io guarisco”. Già il suo nome porta in sé la vocazione medicinale della pianta.
🍬 L’antenata del marshmallow
La radice di Altea veniva usata nell’antichità per preparare una dolcezza morbida: il “marshmallow” originale. L’attuale dolce industriale ne ha conservato solo il nome, ma un tempo si otteneva davvero dalla radice bollita e zuccherata.
🏛️ Usi antichi
I Greci e i Romani la consideravano un alimento di emergenza: le radici venivano lessate e mangiate come verdura in tempi di carestia. Plinio il Vecchio la citava come pianta in grado di mantenere la salute se consumata quotidianamente.
🌸 Parente stretta della malva
Appartiene alla stessa famiglia della Malvacee, e non a caso la somiglianza è evidente: entrambe condividono proprietà emollienti e foglie vellutate.
💧 Protezione naturale
Le mucillagini dell’Altea agiscono come un film protettivo: per questo veniva chiamata “il balsamo delle mucose”. Bevuta in infusione, dava sollievo immediato a chi soffriva di tosse o bruciore di stomaco.
🌱 Pianta di palude
Predilige terreni umidi, vicino a fossi e stagni: per questo viene anche chiamata “Malvone di palude”. Nonostante l’habitat semplice, la sua presenza illumina i luoghi con fiori chiari e delicati.