Il carciofo coltivato deriva dal cardo selvatico, ma ha proprietà simili e più concentrate nelle foglie e nei fiori non ancora sbocciati. Si utilizzano prevalentemente le foglie basali (non i cuori da cucina) per le preparazioni erboristiche.


Digestione lenta, gonfiore, pesantezza dopo i pasti
Tisana amaro-digestiva
💧1 cucchiaino di foglie secche di carciofo (molto amare)
💧250 ml di acqua bollente
💧Infondere 10 minuti, filtrare
💧Bere prima dei pasti principali
Stimola la secrezione biliare, migliora la digestione e riduce il gonfiore.
Uso culinario benefico
nfuso da cucina post-festività
💧1 cucchiaino di foglie essiccate di carciofo
💧1 cucchiaino di menta o limone fresco
💧250 ml di acqua bollente 💧Lasciare in infusione 10 minuti
💧Bere dopo pasti pesanti
Rinfrescante e digestivo, utile dopo abbuffate o eccessi alimentari.
Fegato affaticato, disintossicazione, colesterolo
Decotto depurativo epatico
💧1 cucchiaio di foglie secche
💧300 ml di acqua
💧Bollire 5 minuti, lasciare in infusione altri 10 minuti, filtrare
💧Bere una tazza al mattino per cicli di 2–3 settimane
Favorisce la depurazione del fegato, abbassa i trigliceridi e il colesterolo.
Pomata stimolante per zona epatica (uso esterno)
Pomata al carciofo e rosmarino
💧30 ml di oleolito di carciofo (foglie in olio d’oliva)
💧20 ml di oleolito di rosmarino
💧10 g di cera d’api 💧Sciogliere a bagnomaria, mescolare e conservare
💧Massaggiare la zona del fegato 1–2 volte al giorno
Stimola il drenaggio epatico e favorisce l’eliminazione delle tossine.