🍂Caratteristiche
🍂Il Silybum marianum, noto comunemente come cardo mariano, è una pianta erbacea biennale appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Può raggiungere fino a 1,5 metri di altezza e si presenta con:
🍂 Portamento robusto
Fusti eretti e ramificati
🍂 Foglie grandi, spinose, di colore verde brillante, variegate di bianco
(una caratteristica che lo rende facilmente riconoscibile in natura)
Habitat
Il cardo mariano cresce spontaneamente in:
🍂 Terreni incolti
🍂 Campi assolati
🍂Margini delle strade
🍂 Zone pietrose e secche
È particolarmente diffuso nell’Italia centrale e meridionale, ma si trova anche in molte aree temperate del bacino mediterraneo.
Raccolta dei Semi
I semi di cardo mariano, che rappresentano la parte più preziosa della pianta per l’uso fitoterapico, si raccolgono tra luglio e agosto:
🍂 Dopo la fioritura, i capolini iniziano ad aprirsi
🍂 Si raccolgono i capolini maturi, che vengono essiccati in un luogo asciutto e ben ventilato
🍂Una volta secchi, si separano i semi, ricchi di silimarina, il principale principio attivo della pianta


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🍂Scheda erboristica
Nome comune | Cardo mariano |
Nome scientifico | Silybum marianum |
Famiglia | Asteraceae |
Parte utilizzata | semi (frutti), foglie giovani |
Periodo di raccolta | fiori in estate, semi a fine estate |
Principi attivi | silimarina (silibina, silicristina, silidianina), flavonoidi, mucillagini, vitamina E |
Proprietà principali | patoprotettivo, antiossidante, depurativo, coleretico, antinfiammatorio |
Uso interno | infuso, decotto, polvere, tintura, estratto secc |
Controindicazioni | evitare in gravidanza/allattamento senza parere medico; può interagire con alcuni farmaci; non usare in caso di ostruzione biliare |
🍂Descrizione delle foglie
🍂Le foglie del cardo mariano sono grandi, oblunghe, con margini dentati e spinosi.
🍂 Di colore verde brillante, sono attraversate da venature bianche marmorizzate, molto caratteristiche.
🍂 Secondo una leggenda cristiana, queste venature deriverebbero dal latte della Vergine Maria, da cui il nome marianum.
🍂 Le foglie giovani possono essere raccolte (usando i guanti!) e consumate previa bollitura.
Nel primo anno di vita, la pianta forma una rosetta basale di foglie molto sviluppate.
Nel secondo anno, si sviluppa il fusto fiorale (scapo), che può superare i 150 cm di altezza.
La pianta presenta:
🍂 Aspetto glabro e spinoso
🍂 Portamento vigoroso
🍂 Fusto robusto, striato e ramificato, talvolta con presenza di peluria ragnatelosa nella parte superiore
🍂 Radice fittonante, lunga e forte, utile anche per dissodare naturalmente i terreni compatti


🍂Descrizione dei fiori

🍂I fiori del cardo mariano si sviluppano nel secondo anno di vita, generalmente da aprile a luglio.
🍂 Sono tubulosi, attinomorfi (a simmetria radiale), tetraciclici e pentameri
🍂Ermafroditi e fertili
🍂Di colore violaceo-lilla
🍂Raccolti in capolini terminali, avvolti da brattee spinose
🍂Frutti
I frutti sono acheni oblunghi, leggermente compressi lateralmente, e presentano:
🍂Un pappo uniseriato e setoloso all’apice
🍂 Lunghezza: 6–7 mm
🍂Pappo: lungo 15–22 mm
🍂I frutti maturano in estate.
🍂Quando i capolini si aprono, gli acheni vengono disseminati dal vento, favorendo la propagazione spontanea della pianta.
🍂Proprietà terapeutiche
🍂 Il cardo mariano è una delle piante più conosciute per la sua azione di
🍂protezione e rigenerazione del fegato.
Le sue principali proprietà derivano da un complesso di flavolignani, tra cui spicca la silimarina, contenuta nei semi.
🍂Principali benefici fitoterapici
🍂 Epatoprotettivo: stimola la rigenerazione delle cellule epatiche danneggiate e protegge il fegato da sostanze tossiche come farmaci, alcol e alimentazione squilibrata
🍂 Depurativo e detossificante: facilita l’eliminazione delle tossine e sostiene la disintossicazione dell’organismo
🍂 Digestivo: stimola la secrezione biliare e migliora la digestione, in particolare dei grassi
🍂 Ipolipemizzante: aiuta a ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi
🍂 Ipoglicemizzante: può contribuire al controllo della glicemia
🍂Antiossidante: protegge le cellule dallo stress ossidativo

🍂Altri effetti benefici
🍂Protettivo su cuore, reni e cervello, grazie alla sua azione antinfiammatoria e vasoprotettiva
🍂Contribuisce a regolare l’equilibrio ormonale femminile, agendo indirettamente sulla produzione di estrogeni da parte del fegato
🍂Può aiutare a contrastare i disturbi legati alla dominanza estrogenica, come:
Irregolarità mestruali
Ritenzione idrica
Aumento di peso
Rischio aumentato di patologie ormono-dipendenti
🍂Fegato e metabolismo
Quando il fegato è affaticato, anche la funzione tiroidea può risultare compromessa.
Sostenendo il fegato, il cardo mariano aiuta indirettamente il metabolismo e contribuisce al mantenimento dell’equilibrio ormonale.
🍂Curiosità sul Cardo mariano
🍂Origine del nome: il nome “mariano” deriva da una leggenda cristiana secondo cui la Vergine Maria, allattando Gesù, fece cadere alcune gocce di latte sulle foglie di un cardo.
🍂Le chiazze bianche che si vedono ancora oggi sulle foglie sarebbero il segno lasciato da quel gesto. Per questo motivo, la pianta è considerata “benedetta”.
🍂 Pianta del fegato: fin dai tempi di Dioscoride (I secolo d.C.), il cardo mariano è stato considerato la pianta più efficace per la salute del fegato, e ancora oggi viene ampiamente prescritta in fitoterapia per la sua azione epatoprotettiva.
🍂 Protezione nei campi: in alcune tradizioni contadine europee si credeva che il cardo mariano, piantato nei campi, proteggesse dai fulmini, dagli spiriti maligni, e attirasse la benevolenza della natura.
🍂 Simbolo di resistenza: per la sua capacità di crescere in ambienti aridi e poveri, e per la sua armatura di spine, il cardo mariano è visto come simbolo di resilienza, protezione e determinazione.
🍂 Utilizzo alimentare tradizionale: in tempi antichi, i giovani germogli venivano raccolti e consumati cotti, in modo simile agli asparagi selvatici. Anche i semi venivano usati in cucina e per preparare infusi tonici.

🍂La Leggenda della Vergine e il Cardo Benedetto
Si narra che, durante la fuga in Egitto, la Madonna si fermò a riposare, tenendo il piccolo Gesù tra le braccia. Mentre lo allattava, una goccia di latte cadde su un umile cardo.
Da quel giorno, le foglie della pianta rimasero macchiate di bianco come segno divino, e il cardo mariano divenne una pianta sacra, protettiva contro il male e le malattie del corpo
