Cardo mariano (Silybum marianum)

Il Silybum marianum, noto comunemente come cardo mariano, è una pianta erbacea biennale appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Può raggiungere fino a 1,5 metri di altezza e si presenta con:
 Portamento robusto
Fusti eretti e ramificati
 Foglie grandi, spinose, di colore verde brillante, variegate di bianco
(una caratteristica che lo rende facilmente riconoscibile in natura)
Habitat
Il cardo mariano cresce spontaneamente in:
 Terreni incolti
 Campi assolati
Margini delle strade
 Zone pietrose e secche
È particolarmente diffuso nell’Italia centrale e meridionale, ma si trova anche in molte aree temperate del bacino mediterraneo.
Raccolta dei Semi

semi di cardo mariano, che rappresentano la parte più preziosa della pianta per l’uso fitoterapico, si raccolgono tra luglio e agosto:
 Dopo la fioritura, i capolini iniziano ad aprirsi
 Si raccolgono i capolini maturi, che vengono essiccati in un luogo asciutto e ben ventilato
Una volta secchi, si separano i semiricchi di silimarina, il principale principio attivo della pianta 

Descrizione delle foglie

Le foglie del cardo mariano sono grandi, oblunghe, con margini dentati e spinosi.
 Di colore verde brillante, sono attraversate da venature bianche marmorizzate, molto caratteristiche.
 Secondo una leggenda cristiana, queste venature deriverebbero dal latte della Vergine Maria, da cui il nome marianum.
 Le foglie giovani possono essere raccolte (usando i guanti!) e consumate previa bollitura.

Nel primo anno di vita, la pianta forma una rosetta basale di foglie molto sviluppate.
Nel secondo anno, si sviluppa il fusto fiorale (scapo), che può superare i 150 cm di altezza.
La pianta presenta:
 Aspetto glabro e spinoso
 Portamento vigoroso
 Fusto robusto, striato e ramificato, talvolta con presenza di peluria ragnatelosa nella parte superiore
 Radice fittonante, lunga e forte, utile anche per dissodare naturalmente i terreni compatti 

Descrizione dei fiori

I fiori del cardo mariano si sviluppano nel secondo anno di vita, generalmente da aprile a luglio.
 Sono tubulosiattinomorfi (a simmetria radiale), tetraciclici e pentameri
Ermafroditi e fertili
Di colore violaceo-lilla
Raccolti in capolini terminali, avvolti da brattee spinose
Frutti
I frutti sono acheni oblunghi, leggermente compressi lateralmente, e presentano:
Un pappo uniseriato e setoloso all’apice
Lunghezza: 6–7 mm
Pappo: lungo 15–22 mm
I frutti maturano in estate.

Quando i capolini si aprono, gli acheni vengono disseminati dal vento, favorendo la propagazione spontanea della pianta.

Proprietà terapeutiche

 Il cardo mariano è una delle piante più conosciute per la sua azione di
protezione e rigenerazione del fegato.
Le sue principali proprietà derivano da un complesso di flavolignani, tra cui spicca la silimarina, contenuta nei semi.

Principali benefici fitoterapici
 Epatoprotettivo: stimola la rigenerazione delle cellule epatiche danneggiate e protegge il fegato da sostanze tossiche come farmaci, alcol e alimentazione squilibrata
 Depurativo e detossificante: facilita l’eliminazione delle tossine e sostiene la disintossicazione dell’organismo
 Digestivo: stimola la secrezione biliare e migliora la digestione, in particolare dei grassi
 Ipolipemizzante: aiuta a ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi
 Ipoglicemizzante: può contribuire al controllo della glicemia
Antiossidante: protegge le cellule dallo stress ossidativo

Curiosità sul Cardo mariano

Origine del nome: il nome “mariano” deriva da una leggenda cristiana secondo cui la Vergine Maria, allattando Gesù, fece cadere alcune gocce di latte sulle foglie di un cardo.

Le chiazze bianche che si vedono ancora oggi sulle foglie sarebbero il segno lasciato da quel gesto. Per questo motivo, la pianta è considerata “benedetta”.
Pianta del fegato: fin dai tempi di Dioscoride (I secolo d.C.), il cardo mariano è stato considerato la pianta più efficace per la salute del fegato, e ancora oggi viene ampiamente prescritta in fitoterapia per la sua azione epatoprotettiva.
Potezione nei campi: in alcune trardizioni contadine europee si credeva che il cardo mariano, piantato nei campi, proteggesse dai fulmini, dagli spiriti maligni, e attirasse la benevolenza della natura.

 Simbolo di resistenza: per la sua capacità di crescere in ambienti aridi e poveri, e per la sua armatura di spine, il cardo mariano è visto come simbolo di resilienza, protezione e determinazione.
 Utilizzo alimentare tradizionale: in tempi antichi, i giovani germogli venivano raccolti e consumati cotti, in modo simile agli asparagi selvatici. Anche i semi venivano usati in cucina e per preparare infusi tonici.

La Leggenda della Vergine e il Cardo Benedetto
Si narra che, durante la fuga in Egitto, la Madonna si fermò a riposare, tenendo il piccolo Gesù tra le braccia. Mentre lo allattava, una goccia di latte cadde su un umile cardo.
Da quel giorno, le foglie della pianta rimasero macchiate di bianco come segno divino, e il cardo mariano divenne una pianta sacra, protettiva contro il male e le malattie del corpo

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