🍂 Celidonium majus

Celidonia Chelidonium majus  Scarica la scheda PDF
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Chelidonium majus Caratteristiche

La Celidonia è una pianta erbacea perenne che può raggiungere un’altezza di 50-70 cm. Il suo fusto eretto e ramificato, ricoperto da una sottile peluria, la rende facilmente riconoscibile. È una pianta rustica e tenace, capace di crescere spontaneamente in terreni disturbati, ai margini dei boschi, nei giardini trascurati e persino tra le crepe dei muri, tanto che viene spesso considerata infestante.
Nonostante la sua umiltà, la Celidonia ha una lunga storia di utilizzo nella medicina popolare, grazie alle sue proprietà terapeutiche uniche. Conosciuta anche come “Erba dei porri”, deve il suo nome a una delle sue applicazioni più famose: il succo arancione che scorre al suo interno veniva tradizionalmente impiegato per eliminare verruche e porri dalla pelle. Questo succo pungente e dal colore accesso è una caratteristica inconfondibile della pianta, ed è stato usato per secoli come rimedio naturale, anche se deve essere maneggiato con cautela a causa della sua potenziale tossicità.La Celidonia è diffusa in tutta Europa e in Asia e cresce rigogliosa anche in Italia. Il suo nome scientifico Chelidonium deriva dal greco “chelidon”, che significa “rondine”, in riferimento al fatto che si dice che fiorisca all’arrivo delle rondini in primavera e appassisca alla loro partenza in autunno.

Scheda erboristica

Nome comuneCelidonia, Erba dei porri
Nome scientificoChelidonium majus
FamigliaPapaveraceae
Parte utilizzataParte aerea fiorita, radice, lattice fresco
Periodo di raccoltaPrimavera (fusto e foglie), estate (fiori), autunno (radici)
Principi attiviAlcaloidi (chelidonina, sanguinarina), flavonoidi, acidi organici, lattice, saponine
Uso internoForma: Tintura madre, infuso, estratto secco
Indicazioni: Spasmi viscerali, coliche biliari, disturbi epatici, insonnia, ansia
Uso esternoForma: Lattice fresco, impacchi
Indicazioni: Verruche, porri, calli (uso diretto sulla pelle)
ControindicazioniTossica a dosi elevate; sconsigliata in gravidanza, allattamento, bambini, soggetti con epatopatie. Uso solo sotto controllo medico

Descrizione delle foglie

🍂 Le foglie della Celidonia sono tra gli elementi più distintivi e affascinanti della pianta.
🍂 Di colore verde brillante sulla pagina superiore, hanno una consistenza leggermente vellutata, quasi morbida al tatto, e un odore pungente che le rende facilmente riconoscibili anche a occhi chiusi.
🍂 La loro disposizione sul fusto è alternata, come se ogni foglia crescesse sfalsata rispetto alla precedente, seguendo un ritmo elegante e naturale.
🍂 Le foglie basali sono provviste di un piccolo picciolo che le collega al fusto.
🍂 Quelle più in alto, invece, sono sessili e abbracciano direttamente il fusto.
🍂 La forma è piuttosto caratteristica: ogni foglia è divisa in più lobi o sezioni tondeggianti e frastagliate, con margini irregolari e un aspetto che ricorda il prezzemolo o alcune varietà di felci, quasi come se fossero state intagliate a mano.
🍂 Questa delicatezza visiva contrasta con il carattere deciso della pianta, che si fa riconoscere e rispettare.
🍂 La Celidonia non è difficile da incontrare: cresce lungo i sentieri, nei prati incolti, tra rovinemuretti di pietra e persino nelle aiuole cittadine.
🍂 La sua presenza è discreta ma costante, come quella di un’antica guaritrice dimenticata, che ritorna ogni anno per offrire i suoi segreti alla natura e a chi sa ancora riconoscerla.

Descrizione dei fiori

🍂Colore: Giallo intenso e brillante, facilmente riconoscibile nei prati e lungo i margini dei sentieri.

🍂Struttura: Ogni fiore presenta quattro petali disposti a croce, ciascuno lungo circa 1–1,5 cm, con margini leggermente arrotondati. Il calice è composto da due sepali verdi, che cadono precocemente durante la fioritura. Wikipédia+2Acta Plantarum+2Wikipedia+2

🍂Stami: Numerosi (fino a 20), di colore giallo, circondano l’ovario centrale, conferendo al fiore un aspetto piumoso e ricco.

🍂Infiorescenza: I fiori sono raggruppati in ombrelle terminali composte da 2 a 6 fiori, ciascuno sorretto da un lungo peduncolo sottile. meditflora.com

🍂Fioritura: La pianta fiorisce da aprile a ottobre, offrendo una lunga stagione di fioritura. Ecomuseo Martaesan

🍂Frutto: Dopo la fioritura, si sviluppa una capsula allungata che si apre longitudinalmente per liberare piccoli semi neri dotati di un elaiosoma, una struttura che attira le formiche, facilitando la dispersione dei semi

🍂Nota di sicurezza

Il lattice arancione che fuoriesce dai fusti e dalle foglie della Celidonia contiene alcaloidi tossici. Sebbene sia stato tradizionalmente utilizzato per trattare verruche e calli, è importante maneggiare la pianta con cautela e consultare un esperto prima di qualsiasi uso terapeutico. 

Attenzione alle Somiglianze

🍂Alcune piante con fiori gialli simili possono ingannare l’osservatore inesperto. Ecco come distinguere la vera Celidonia:
🍂Segno distintivo: il succo arancione
Il metodo infallibile per riconoscere la Celidonia è osservare il suo lattice arancione, che fuoriesce immediatamente quando si spezza un fusto o una foglia.
🍂Questo succo pungente è unico e inconfondibile.

Speci simili

Barbarea vulgaris (Barbarea)

Barbarea vulgaris (Barbarea)

🍂Ha fiori gialli a croce simili, ma:
🍂le foglie sono più lisce e lucide
la pianta ha un portamento più eretto e ordinato
🍂Altro possibile errore
Alcune piante con fiori gialli a quattro petali possono ricordare la Celidonia, ma spesso 

🍂hanno foglie più frastagliate e una struttura più robusta, priva del tipico succo colorato. Senape

Senape

🍂 Proprietà terapeutiche

🍂 Uno degli usi più antichi e popolari della Celidonia riguarda il trattamento delle verruche.
🍂 Il suo lattice giallo-aranciato, che fuoriesce dal fusto quando viene spezzato, è noto per essere:
🍂 Caustico e leggermente irritante
🍂 Tradizionalmente utilizzato per cauterizzare:
🍂 verruche
🍂 porri
🍂 calli
🍂 condilomi

🍂 Il succo fresco può essere applicato direttamente sulla zona interessata, una goccia alla volta, evitando sempre le mucose e la pelle lesa.
🍂 Il trattamento va eseguito con cautela e solo per uso esterno.
🍂 Conservazione: se raccolto e tenuto in un flacone di vetro, il lattice tende a scurirsi e coagulare. Tuttavia, può essere riattivato con un po’ di acqua tiepida, pur perdendo parzialmente la sua efficacia.

🍂 Il Lattice Arancione: Come Agisce
🍂 La Celidonia contiene alcaloidi attivi, tra cui la chelidonina, che agiscono sulla verruche producendo un effetto:
🍂 Cheratolitico → favorisce la dissoluzione dello strato corneo dove si trovano le escrescenze
🍂 Lenitivo e antinfiammatorio → calma la pelle circostante, riducendo rossore e irritazione
Questo duplice effetto:
facilita il distacco graduale della verruca
aiuta la pelle a guarire più velocemente, tornando al suo stato naturale
Studi Moderni e Altri Usi Fitoterapici
Oggi, grazie agli studi moderni, la Celidonia è riconosciuta anche per le sue proprietà:
🍂 Antispasmodiche
🍂 Lievemente analgesiche
🍂 Sedative naturali
La chelidonina, suo principio attivo principale, agisce sia:
sul sistema muscolare → rilassa la muscolatura liscia
che sul sistema nervoso → favorisce un lieve effetto sedativo
🍂 È particolarmente utile per:
ridurre crampi addominali
alleviare spasmi viscerali
calmare ansia leggera o insonnia passeggera

🍂Celidonia (Chelidonium majus) Curiosità


🍂Una delle leggende più affascinanti legate alla Celidonia narra che, in tempi antichi, si credeva che la pianta venisse usata dalle rondini per ridare la vista ai loro piccoli.

🍂Secondo la tradizione popolare, le rondini sfregavano sugli occhi ciechi dei loro nidiacei il succo arancione della Celidonia per aiutarli a vedere.
🍂Questa credenza, tramandata nei secoli, ha conferito alla pianta un’aura simbolica e misteriosa, rendendola un elemento importante nel folklore e nei rimedi naturali popolari.
🍂Inoltre, il nome stesso della piantaCelidonia, deriva dal greco “chelidón”, che significa “rondine”, proprio in riferimento a questa antica leggenda e al fatto che la pianta fiorisce all’arrivo delle rondini in primavera e appassisce alla loro partenza in autunno.

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