Polmonaria (Pulmonaria officinalis)

In un angolo tranquillo del bosco, là dove la luce filtra tra le chiome degli alberi e il terreno rimane umido e fresco, cresce una pianta discreta ma affascinante: la polmonaria. Il suo nome evoca antichi rimedi e credenze popolari, e non a caso: le sue foglie, macchiate di bianco come piccoli alveoli, ricordano i polmoni umani, richiamando l’antica dottrina delle segnature, secondo la quale l’aspetto delle piante suggerisce il loro uso terapeutico.

È una delle prime a fiorire in primavera, annunciando la rinascita della natura con i suoi fiori variopinti, che mutano colore col passare dei giorni: dal rosa al viola, un fenomeno che pare quasi magico. Passeggiando tra le felci e il muschio, può capitare di scorgere questi piccoli pennellate di colore, e con un po’ di attenzione si riconoscono subito le sue foglie vellutate, ovali e picchiettate.

Esistono diverse specie affini alla Polmonaria officinalis, che condividono caratteristiche morfologiche e habitat simili:

 saccharata: nota per le sue foglie con macchie bianche confluenti e fiori rosa o bianchi in primavera. È una specie perenne originaria della Francia e dell’Italia.

 

Pulmonaria angustifolia ‘Azurea’

hirta: diffusa in Italia, presenta foglie pelose e fiori di colore variabile dal rosa al blu.australis: specie affine alla P. angustifolia, con foglie strette e fiori violetti. È presente principalmente sulle Alpi italiane.Colore in genere uniformemente verde, macchie verde chiaro a volte presenti (non sempre) ma mai bianche o confluenti, peluria densa, foglie ovato-lanceolate con picciolo ampiamente alato, da ½ a ¾ la lamina; infiorescenza densa, fiorisce in marzo-aprile.

Pulmonaria saccharata

angustifolia: caratterizzata da foglie strette e allungate senza macchie e fiori blu brillanti. È nativa dell’Europa centrale e nord-orientale. 

Pulmonaria angustifolia ‘Azurea’ è una perenne, fogliame macchiato ama il terreno normale, fresco come esposizione preferisce Mezzombra – Ombra il fiore è blu e rosa appartiene alla famiglia delle Boraginaceae il suo periodo di fioritura è Marzo – Aprile raggiunge un’altezza massima di 25 cm – 30 cm 

 Pulmonaria officinalis

Sicura – usata in erboristeria


È la specie più utilizzata per:

Tosse

Bronchite

Irritazioni della gola

Infiammazioni intestinali leggere

Contiene mucillagini, saponine, flavonoidi, tannini, allantoina.

 Pulmonaria angustifolia

 Sicura – uso limitato

Foglie senza macchie, fiori blu

Poco usata in erboristeria, ma non è tossica

Può contenere mucillagini come le altre, ma non è documentata come pianta medicinale comune

Pulmonaria australis

Sicura – uso molto raro

Più rara, cresce in ambienti montani

Nessuna documentazione di tossicità

Non impiegata in erboristeria moderna, ma usata localmente in passato

Pulmonaria saccharata

Sicura – ma poco usata a scopo medicinale

Utilizzata come pianta ornamentale

Simile alla officinalis, ma non ha un uso tradizionale consolidato in fitoterapia

Non tossica

 

Sicura – usata localmente

Utilizzata in alcune zone d’Italia (soprattutto in medicina popolare)

Proprietà simili: espettorante, lenitiva

Foglie pelose, fiori variabili di colore

 Considerazioni importanti

Nessuna delle specie menzionate è velenosa o pericolosa per uso esterno o interno occasionale, ma solo la Pulmonaria officinalis è ampiamente documentata e inserita nei testi erboristici ufficiali.

raccolgono esemplari spontanei, è sempre bene identificare con certezza la specie (es. tramite una guida botanica o un esperto) per evitare confusioni con altre piante non correlate.

Descrizione delle foglie

Le foglie della polmonaria sono ovato-lanceolate, spesso macchiettate di bianco o argento, con una superficie vellutata e pelosa.

Le foglie basali crescono a rosetta e sono più grandi, mentre quelle cauline (sul fusto) sono più piccole e allungate. Il margine è intero o appena dentellato, e la consistenza è morbida al tatto, come velluto, grazie alla fitta peluria. Il colore è verde opaco, con chiazze più chiare sparse irregolarmente.

Descrizione dei fiori

I fiori della polmonaria sbocciano in primavera, spesso tra marzo e aprile. Riuniti in infiorescenze terminali, i piccoli fiori a forma di campanella o imbuto hanno la particolarità di cambiare colore: inizialmente rosa, virano al blu-viola con la maturazione.

 Questo cambiamento è dovuto al pH dei pigmenti antocianici nel fiore e segnala agli insetti impollinatori quali fiori sono già stati visitati.

Ogni fiore ha cinque petali fusi e una corolla tubulare che si apre in cinque lobi arrotondati. Il calice, coperto di peli, è anch’esso fuso e dentato.

Proprietà terapeutiche

Tradizionalmente usata come pianta emolliente, espettorante e antinfiammatoria, la polmonaria è impiegata soprattutto per sostenere la salute delle vie respiratorie.

Le sue mucillagini, saponine e polifenoli svolgono un’azione calmante sulle mucose irritate della gola, contribuendo ad alleviare tosse secca, bronchite e faringite. È inoltre lenitiva per il tratto gastrointestinale e può essere utile in caso di gastriti leggere o disturbi digestivi.

Curiosità sulla Polmonaria

 Fiori che cambiano colore

La polmonaria è una delle poche piante spontanee i cui fiori cambiano colore naturalmente: iniziano rosa e diventano blu-viola man mano che maturano. Questo cambiamento è dovuto a una variazione del pH dei pigmenti antocianici nel fiore: quando il fiore è giovane, il pH è più acido e il colore è rosato; quando invecchia, diventa più basico e vira al blu.
👉 Questo aiuta gli insetti impollinatori a riconoscere i fiori ancora fertili!

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