Rosa canina caratteristiche

🍂È la specie di rosa spontanea più comune in Italia, molto frequente nelle siepi e ai margini dei boschi. Talvolta viene chiamata rosa di macchia o rosa selvatica.

🍂La rosa selvatica è un arbusto latifoglie e caducifoglie, spinoso, alto 100-300 cm, con fusti legnosi, privi di peli (glabri), spesso arcuati e pendenti, e radici profonde.

Le spine rosse sono robuste, arcuate, a base allungata e compressa lateralmente.

🍂La specie è diffusa in una vasta area nelle zone temperate del Vecchio Mondo che include[1]: L’Europa, dal Mediterraneo alla Scandinavia;

🍂l’Africa del Nord e le isole Canarie e Madera; l’Asia occidentale (Afghanistan, Iran, Iraq, Israele, Libano, Siria), la regione del Caucaso e l’Asia centrale (Tagikistan).

🍂Il suo habitat sono le boscaglie di faggio, abete, pino e querce a foglie caduche, gli arbusteti e le siepi, fino ad una quota di 1900 m. Preferisce suoli abbastanza profondi, limosi e moderatamente aridi.

🍂Le bacche già dall’antichità venivano essiccate al sole solo dopo averle private dei semi interni e della peluria, operazione che si può fare facilmente con uno scavino da cucina. Va riposta la massima attenzione in questa operazione perché la parte interna da rimuovere è proverbialmente pruriginosa.

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Nome comune

Rosa canina, Rosa selvatica

Nome scientifico

Rosa canina

Famiglia

Rosaceae

Parte utilizzata

Cinorrodi (falsi frutti), petali, foglie

Periodo di raccolta

Cinorrodi: da settembre a novembre, quando ben maturi
Petali: in primavera

Principi attivi

Vitamina C (in alta concentrazione), carotenoidi, flavonoidi, tannini, pectine, acidi organici

Proprietà principali

Immunostimolante, antinfiammatoria, antiossidante, vitaminizzante, astringente, leggermente diuretica

Uso interno

Forma: Infuso, decotto, sciroppo, polvere
Indicazioni: Raffreddore, convalescenza, carenze vitaminiche, stanchezza, infiammazioni delle vie urinarie

Uso esterno

Forma: Impacchi, tonici, cosmetici naturali
Indicazioni: Pelle irritata o arrossata, tonico rivitalizzante, infiammazioni cutanee

Controindicazioni

Pianta generalmente ben tollerata; evitare dosi eccessive in caso di predisposizione a calcoli renali per l’alto contenuto di vitamina C

🍂Rosa canina descrizione delle foglie

🍂Le foglie della rosa canina sono caduche e composte, generalmente formate da 5-7 foglioline di forma ovale o ellittica. Il margine è dentato, con denti più o meno pronunciati. La superficie superiore delle foglioline è di un verde intenso e leggermente lucida, mentre quella inferiore è più chiara e può presentare una leggera peluria, soprattutto nelle foglie più giovani.

🍂Le foglie della rosa canina non solo hanno una struttura complessa, ma raccontano anche una storia di adattamento e resistenza. 

🍂Ogni fogliolina, con la sua forma ovale o ellittica, rappresenta un piccolo capolavoro della natura, perfettamente progettato per catturare la luce del sole e resistere alle intemperie. Il margine dentato, quasi come una delicata dentellatura, conferisce alle foglie un aspetto distintivo e una funzione protettiva contro gli erbivori.

🍂Durante la primavera, le giovani foglie emergono con un verde brillante, quasi traslucido, segno di una nuova vita che inizia. Con il passare delle stagioni, il loro colore si intensifica, assumendo sfumature più profonde, quasi come se ogni foglia portasse con sé i segreti del tempo. Anche le stipole, quelle piccole appendici lanceolate alla base del picciolo, svolgono un ruolo fondamentale, proteggendo i nuovi germogli e contribuendo alla salute generale della pianta.

🍂In autunno, le foglie cadono, lasciando spazio ai frutti che maturano, ma non senza lasciare un ricordo: una transizione che simboleggia la ciclicità della vita e il continuo rinnovarsi della natura. La rosa canina, con le sue foglie così caratteristiche, ci ricorda l’importanza della resilienza e della bellezza in ogni fase della vita.

🍂Rosa canina - descrizione dei fiori

🍂Il falso frutto della rosa canina, detto anche grattaculo, ha un colore rosso e una consistenza carnosa; è edule ma aspro e non appetibile fresco.

🍂Deriva dalla modificazione del ricettacolo fiorale e contiene al suo interno degli acheni. Gli acheni sono i frutti veri e propri della rosa canina, sono risultato della modificazione dei carpelli ed ognuno di essi contiene un seme. I semi e le bacche di rosa canina vengono utilizzati in cucina e in erboristeria per preparare estratti liquidi, tisane, oli e altre preparazioni.

🍂 Tra gli usi della rosa canina, infatti, troviamo: Preparazione di tisane, infusi e decotti. Il periodo di fioritura della rosa canina è tra i mesii di maggio e giugno

🍂I fiori hanno un colore rosa oppure bianco, molto raramente rosso, possono avere una larghezza di circa cinque centimetri, crescono solitari oppure in gruppi di due o tre. Il calice, cioè il più esterno degli involucri fiorali è composto da cinque sepali con bordi frastagliati con frange più o meno lunghe, la corolla è formata da cinque petali. Gli stami sono parecchi e presentano colore giallo. la maturazione delle bacche si ha in ottobre-novembre.

🍂Rosa canina “Proprietà terapeutiche”

🍂la Rosa canina infatti era considerata uno specifico rimedio contro i morsi dei cani affetti da rabbia. Secondo la teoria della Signatura, infatti, le spine della pianta ricordavano i denti affilati di un cane.

🍂Le principali proprietà benefiche della Rosa Canina (bacche)

🍂Vitaminizzante , Antiossidante, aiuta a contrastare i radicali liberi, Energetica ed antiastenica, favorisce le naturali difese del corpo .

🍂Viene normalmente impiegata nella medicina popolare: per aumentare le difese immunitarie, come diuretico: stimolando l’eliminazione delle tossine tramite l’urina, è utile per contrastare infiammazioni a carico di vescica o reni, come le coliche renali.

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🍂Rosa canina “Curiosità”

🍂Gli antichi romani pensavano che le spine ricurve della pianta assomigliassero molto alle zanne dei cani. Dunque decisero che per guarire dai morsi del cane, bisognasse farsi graffiare dalle spine della rosa selvatica

🍂Un’altra leggenda racconta che il Lucifero, una volta cacciato dal Paradiso, cercò di farvi ritorno realizzando una scala con le spine della pianta. Il suo peso, però, curvò le spine verso il basso. Da qui ecco perché le spine della rosa selvatica hanno quel particolare aspetto ricurvo

🍂Il Dio Bacco, sempre alla ricerca di nuove avventure amorose, un giorno si incapricciò con una ninfa. Quest’ultima non ne voleva sapere e scappò dal dio. Ma la ninfa ad un certo punto inciampò su un cespuglio spinoso, cadde a terra ed ecco che il dio riuscì a raggiungerla. Da quel momento il dio trasformò il cespuglio in una rosa che avesse i fiori del colore delle guance della ninfa

🍂Secondo credenze popolari mettere un rametto di rosa selvatica (o anche di biancospino) sul coperchio della bara di un vampiro impedisce alla creature di risorgere. In altre varianti viene spiegato che quando si uccide un vampiro, per evitare che risorga, bisognerebbe tagliargli la testa, riempirne la bocca con la rosa canina e seppellirla a testa in giù

🍂Il nome “canina” deriva da un’antica credenza secondo cui le radici della pianta potevano curare la rabbia provocata dal morso dei cani. Da qui il nome rosa canina.

🍂Regina della vitamina C

🍂I cinorrodi (i frutti della rosa canina) contengono fino a 40 volte più vitamina C delle arance. Per questo erano usati durante la Seconda Guerra Mondiale per prevenire lo scorbuto nei bambini inglesi, quando gli agrumi scarseggiavano.

🍂Una pianta amica degli uccelli

🍂I suoi frutti sono una preziosa fonte di nutrimento per molti uccelli selvatici durante l’inverno. I pettirossi e i merli ne vanno ghiotti!

🍂Nel Medioevo si pensava che i cinorrodi potessero scacciare gli spiriti maligni. Si appendevano ghirlande di rosa canina alle porte per proteggere la casa.