
Il sambuco (Sambucus) è un genere di pianta che comprende diverse specie di arbusti e alberi di piccole dimensioni, tra cui il Sambucus nigra, diffuso in Europa. Queste piante crescono in aree temperate e sono comuni ai margini di boschi, siepi e terreni umidi. Il sambuco è facilmente riconoscibile grazie alle sue foglie composte da più foglioline dentellate, ai fiori bianchi o giallastri raccolti in ampie infiorescenze piatte e ai frutti scuri simili a bacche, che maturano alla fine dell’estate.
E’ fondamentale imparare a distinguere il Sambucus nigra, la varietà “buona” e commestibile, dal Sambucus Ebulus che invece è tossico.
La struttura della pianta è il tratto distintivo più importante e facile da identificare.Il Sambuco è una pianta che può raggiungere svariati metri di altezza (fino a 7-8 metri). L’Ebbio invece è un arbusto che può crescere fino ai 150 cm, ma non ramificarsi o raggiungere le dimensioni spesso imponenti del Sambuco. Vedrete che il Sambuco svilupperà tante diverse infiorescenze in tanti punti della pianta, l’Ebbio invece avrà solo una o più infiorescenze (di solito fino a tre. Anche il fusto è facilmente distinguibile: quello del Sambuco è legnoso, ha una corteccia grigio-bruna con tanti piccoli puntini, ramificato fin dalla base. L’Ebbio invece ha un semplice fusto centrale verde, piuttosto spesso e rigido.
“Descrizione delle foglie”
I rami portano delle foglie di colore verde brillante o scuro, imparipennate con margine dentato-seghettato; le foglie sono a loro volta composte da cinque foglioline ovate-lanceolate con margini profondamente seghettati o dentellati e apice acuminato, della lunghezza variabile tra i 10 e i 30 centimetri. Se stropicciate, emanano un odore sgradevole
La corteccia ha una scorza bruno-grigiastra, rugosa e solcata in senso verticale. Il midollo centrale è molto abbondante, bianco e spugnoso. Solitamente non supera i 7 metri di altezza.

Sambucus Ebulus che invece è tossico.


Sambucus nigra, la varietà “buono”
Descrizione dei fiori


I fiori sono molto piccoli a forma di stella, con 5 petali, 5 stami e un pistillo, raccolti numerosissimi in infiorescenze ad ombrella di color bianco panna. Sbocciano nella tarda primavera e all’inizio dell’estate.
Nel Sambuco le infiorescenze sono raggruppate in grossi ombrelli, di solito belli grandi; i fiorellini sono piccoli, bianchi, con qualche dettaglio tendente al giallino. Anche l’Ebbio ha un’infiorescenza a ombrello, ma di solito è ovale più che circolare; i fiorellini sono leggermente più grandi e soprattutto è facile distinguere al loro interno dei dettagli rosa-violetti,
il frutto è una piccola drupa carnosa rotondeggiante, nera-violacea a maturità. I frutti sono raccolti in mazzetti penduli che completano la maturazione a settembre-ottobre, persistenti a lungo sulla pianta, decorativi e molto apprezzati dall’avifauna, che contribuisce in tal modo alla diffusione del seme in natura.
“Proprietà terapeutiche”
Il sambuco, in particolare il Sambucus nigra, è conosciuto per le sue molteplici proprietà benefiche, sia nei fiori che nelle bacche. Le bacche di sambuco sono ricche di antiossidanti, come flavonoidi e vitamina C, che aiutano a combattere lo stress ossidativo e a proteggere le cellule dai danni dei radicali liberi.
Gli estratti di fiori e bacche di sambuco sono noti per stimolare la risposta immunitaria. Spesso vengono utilizzati per ridurre la durata e la gravità di sintomi influenzale raffreddori.
I fiori di sambuco hanno un effetto diuretico, aiutando a eliminare i liquidi in eccesso dal corpo e a favorire la depurazione e per alleviare i sintomi legati a raffreddore, tosse e altre infezioni delle vie respiratorie.
Le bacche di sambuco contengono elevate quantità di flavonoidi, in particolare antociani, che sono potenti antiossidanti. Questi composti aiutano a neutralizzare i radicali liberi, proteggendo le cellule del sistema immunitario dai danni ossidativi e migliorando la risposta immunitaria.
il Succo di Sambuco possiede attività immunoprotettiva e di sostegno al sistema respiratorio, in caso affezioni delle prime vie aeree, svolgendo funzione antinfiammatoria
favorendo il recupero in caso di raffreddori, infezioni con catarro e tosse con effetto fluidificante .Le foglie di sambuco hanno anche proprietà lassative, e come purganti aiutano nel trattamento della stitichezza.
Fiorisce in aprile-maggio e fruttifica in luglio-agosto.
I componenti della pianta del sambuco, compreso il suo frutto, contengono diverse sostanze fitochimiche, come alcaloidi, lectine e glicosidi cianogeni, che possono essere tossici se consumati crudi.
A parte i frutti cotti e i fiori, tutto il resto della pianta (foglie e semi compresi) è velenoso
I componenti della pianta del sambuco, compreso il suo frutto, contengono diverse sostanze fitochimiche, come alcaloidi, lectine e glicosidi cianogeni, che possono essere tossici se consumati crudi.
A parte i frutti cotti e i fiori, tutto il resto della pianta (foglie e semi compresi) è velenoso
Sambuco nero (Sambucus nigra “Curiosità”
I vecchi contadini lo posizionavano vicino alle stalle o dove si concentravano le deiezioni. Anche oggi è reputata una delle piante più adatte per la fitodepurazione. Nella tradizione popolare il Sambuco veniva anche considerato un albero protettore, in grado di proteggere dalle influenze negative.
Al sambuco in passato si attribuivano poteri magici, contro i demoni e le streghe. I druidi e gli antichi Celti infatti gli riconoscevano il potere di allontanare il male.
Secondo il mito, i suoi rami vennero usati per costruire bacchette in grado di allontanare i demoni.
Si dice che se si pianta un sambuco presso le finestre di casa, le mosche ne verranno attratte e non entreranno all’interno.
Le piante soggette a ruggine o muffa traggono vantaggio se vengono spruzzate con una tisana realizzata con le foglie di sambuco.