


Tusillaco farfara
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🍂 Tussilago Farfara “Caratteristiche”
🍂Pianta abbastanza comune dalla pianura alla montagna. Si trova in luoghi umidi, vicino a fiumi, ruscelli e paludosi. È un’erbacea perenne, che spesso forma delle estese colonie. Dal rizoma orizzontale, si elevano piccoli scapi biancastri, non ramificati, che portano un unico capolino di colore giallo vivo e composto da fiori maschili e tubulosi al centro e femminili ligulati in periferia.
🍂La farfara è una nota pianta officinale comune che mostra all’inizio della primavera i suoi fiori giallo carico e solo dopo la fioritura sviluppa le caratteristiche grandi foglie
🍂L’aspetto di queste piante è erbaceo un po’ cespitoso. L’altezza varia da 10 a 30 cm (minimo 5 cm). sono piante perenni erbacee che portano le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei chiamati rizomi, un fusto sotterraneo dal quale, ogni anno, si dipartono radici e fusti aerei (riproduzione vegetativa); altrimenti queste piante si possono riprodurre anche a mezzo seme. È una pianta molto precoce, tra le prime a fiorire alla fine dell’inverno
🍂la parte sotterranea consiste in un rizoma strisciante, carnoso e assai profondo, ma fragile. Questa parte del fusto è anche stolonifera e può raggiungere lunghezze anche considerevoli (alcuni testi riportano lunghezze di 2 metri).
🍂Parte epigea: gli steli aerei sono bianchi, non ramificati e ricoperti da fogliette squamose, sempre più rade verso l’apice, e di colore rossiccio. Sia il fusto che le foglie sono ricoperti da un tomento bianco quasi ragnateloso. Dimensione degli steli: 10 – 25 cm. Diametro del rizoma: 1 cm.
🍂 Scheda erboristica
Nome comune | Farfara, farfara, piede di cavallo |
Nome scientifico | Farfaraccio |
Famiglia | Asteraceae (Composite) |
Parte utilizzata | Fiori (primavera), foglie (dopo la fioritura) |
Periodo di raccolta | Fiori: febbraio-aprile – Foglie: da aprile a giugno |
Principi attivi | Mucillagini, flavonoidi, tannini, acido caffeico, inulina, tracce di alcaloidi pirrolizidinici |
Proprietà principali | Emolliente, espettorante, lenitiva, antitussiva, antinfiammatoria |
Uso interno | Forma: Infuso, decotto, sciroppo |
Uso esterno | Forma: Cataplasmi, impacchi, lozioni |
Controindicazioni | Non utilizzare per lunghi periodi o in dosi elevate per la presenza (seppur minima) di alcaloidi tossici. Sconsigliata in gravidanza, allattamento e nei bambini piccoli. Utilizzare sotto controllo esperto. |
🍂 Descrizione delle foglie
🍂 Le foglie della **farfara (Tussilago farfara)** sono facili da riconoscere quando emergono, cioè dopo la fioritura ,febbraio e marzo , aprile e maggio ,
🍂 Foglie: si sviluppano dopo la fioritura. Quelle basali sono cuoriformi e piuttosto grandi, con margine irregolarmente dentato. Glabre nella pagina inferiore e bianche nella pagine inferior.
🍂 Quindi, se hai trovato i fiori ma non vedi ancora le foglie, è del tutto normale: dovrebbero comparire poco dopo, mano che la pianta sfiorisce.
🍂 la parte sotterranea consiste in un rizoma strisciante, carnoso e assai profondo, ma fragile. Questa parte del fusto è anche stolonifera e può raggiungere lunghezze anche considerevoli (alcuni testi riportano lunghezze di 2 metri).

🍂 Descrizione dei fiori
🍂 In un angolo silenzioso del bosco, quando l’inverno ancora indugia con il suo respiro gelido, un piccolo miracolo si compie: la farfara (Tussilago farfara) apre i suoi fiori dorati, annunciando l’arrivo imminente della primavera.
🍂 I suoi fiori, simili a piccole margherite gialle, emergono coraggiosamente dal terreno freddo e umido, spesso prima che le foglie facciano la loro comparsa. Ogni fiore si erge su un fusto squamoso e lanoso, alto circa 10–30 cm, che sembra proteggere con cura il suo prezioso carico di petali.
🍂 All’interno del capolino, i fiori esterni, detti ligulati, sono femminili e si dispongono a raggiera, mentre quelli centrali, tubulosi, sono ermafroditi o talvolta maschili. Questa struttura complessa e armoniosa attira gli insetti impollinatori, che trovano nella farfara una delle prime fonti di nettare della stagione.
🍂 Dopo la fioritura
i capolini si trasformano in soffici sfere bianche, simili a quelle del tarassaco, pronte a disperdere i loro semi al vento, colonizzando nuovi spazi e continuando il ciclo della vita.
🍂 La farfara non è solo un simbolo di rinascita naturale, ma anche un’antica alleata dell’uomo: le sue foglie, ricche di mucillagini, sono state tradizionalmente utilizzate per lenire la tosse e le infiammazioni delle vie respiratorie.
🍂 Tuttavia, è importante ricordare che la pianta contiene alcaloidi pirrolizidinici, sostanze potenzialmente tossiche per il fegato, e pertanto il suo uso dovrebbe essere sempre moderato e consapevole.
🍂 In questo modo, la farfara ci insegna che anche le creature più umili e delicate possono portare con sé una forza straordinaria e un messaggio di speranza, risvegliando la natura e il cuore di chi sa osservare.



Tussilago Farfara “Proprietà terapeutiche"
🍂 I fiori di farfara (Tussilago farfara) sono noti per le loro proprietà terapeutiche, soprattutto per la salute respiratoria. Tradizionalmente, vengono utilizzati in fitoterapia per alleviare la tosse, il mal di gola e le infiammazioni delle vie respiratorie.
🍂 Aiutano a fluidificare il muco e a calmarne l’irritazione.Antinfiammatoria . Utile per faringiti, bronchiti e infiammazioni polmonari leggere.
🍂 la tussilago farfara è ottima come antitussivo; grazie alla sua alta percentuale di mucillagini al suo interno, sciolgono il muco lenendo la zona infiammata.
🍂 Le foglie, opportunamente essiccate, possono essere fumate per ottenere sollievo dall’asma. Il succo viene utilizzato per combattere il catarro a livello dei bronchi nei fumatori.
🍂 La mucillagine contenuta tanto nelle foglie quanto nei fiori ha proprietà sedative in genere e lenitive per le mucose di bocca e gola.
🍂 Si raccolgono i fiori e le giovani foglie a inizio primavera. Possono essere raccolte e utilizzate anche le radici.
🍂 Il farfaro è utilizzato in cosmesi per combattere la formazione delle rughe. L’infuso utilizzato nell’acqua del bagno ha un effetto emolliente sulla pelle.
🍂Tusillaco Farfara “Curiosità”
🍂 Tabacco dei poveri: Durante i periodi di guerra e carestia, le foglie essiccate di farfara venivano utilizzate come sostituto del tabacco, specialmente nei villaggi rurali. Arrotolate e bruciate, offrivano un fumo dolce e aromatico, anche se meno persistente.
🍂 Sigarette alle erbe: Ancora oggi, la farfara è uno degli ingredienti principali delle sigarette erboristiche, vendute come alternativa al tabacco tradizionale. È apprezzata per la sua azione lenitiva sulle vie respiratorie e per l’aroma delicato che produce quando bruciata.
🍂 Profumo di liquirizia: I fiori della farfara, oltre al loro valore ornamentale e simbolico, vengono a volte utilizzati in miscele da pipa per arricchire il tabacco con un sottile profumo simile alla liquirizia, che rende l’esperienza olfattiva più morbida e profumata.
🍂Prima nutrice delle api: È una delle prime piante a fiorire alla fine dell’inverno, diventando una fonte preziosa di polline e nettare per le api affamate. In molte regioni viene considerata una pianta messaggera della primavera.
🍂Simbolo dei medici erboristi: In passato, l’immagine stilizzata della farfara veniva disegnata sopra le insegne delle farmacie o sulle insegne degli speziali, come simbolo della medicina naturale e dei rimedi per la tosse.
